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Chirone retrogrado.. dolore e guarigione

  • Immagine del redattore: Elisa Spadola
    Elisa Spadola
  • 10 ago 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Nel tema natale, là dove si trova Chirone, è un punto molto sensibile e significativo per ognuno di noi. E’ proprio lì che si trova la nostra ferita più grande, una ferita, che a ondate, si riapre e riprende a sanguinare. Ed è proprio lì.. che fa tanto male, lì dove un trauma antico vive dentro di noi.


Ma ogni volta che si riapre, ogni volta che torna a farsi sentire.. è proprio questo il momento di prendersi cura di lei con amore, proprio come faremmo con una brutta e profonda ferita da taglio nel nostro corpo fisico. Con l’unica differenza che questa ferita, è una ferita dell’Anima.

Possiamo solo immaginare quanto possa far male andare a toccare e a curare, con medicamenti o unguenti vari, una ferita aperta e sanguinante per favorirne il processo di guarigione? E così fa anche Chirone, ogni qual volta smuove questa ferita. Egli è ferita e guarigione insieme, proprio come racconta il suo mito.

Oltre al nostro Chirone individuale, detto anche Chirone natale o radix, che rappresenta appunto il luogo esatto dove egli si trovò al momento della nostra nascita.. è molto importante anche il “transito di Chirone", il quale “viaggiando” molto lentamente a spasso per il cosmo, sia a livello individuale, che a livello collettivo, a seconda dei suoi movimenti, durante il suo cammino, tocca punti spesso molto sensibili per ognuno di noi.

Attualmente sta transitando nel segno dell’ariete, e dal 15 luglio è entrato in moto retrogrado apparente fino al 19 dicembre.

Nel tema natale di ognuno di noi, è particolarmente rilevante il suo passaggio attuale, in particolare là dove si trova il segno dell’ariete.

Il suo è un un viaggio di guarigione, in un luogo di saggezza e di potenziale crescita a livello dell’Anima. Al momento dello stazionamento su un punto sensibile del nostro tema, le energie possono essere amplificate, quindi sii gentile con te stesso se senti che le tue ferite interiori si stanno attivando.

Chirone che transita, soprattutto in maniera retrograda, ci invita ad entrare dentro nel cuore della nostra ferita, ci invita a guardarla, a riconoscerla, ad accoglierla con grande amore. Senza giudizio.

Certo riconoscerla, non basterà per farla miracolosamente guarire in un attimo di consapevolezza, ma ci aiuterà a connetterci con la nostra vulnerabilità, che se riconosciuta ed amata, diventerà la nostra forza! Bisogna amarle le proprie ferite.. l’Amore è l’unguento più potente e miracoloso che esista!

Le ferite associate al segno dell’ariete portano sofferenza là dove il nostro vero Sè non riesce ad affermarsi, e potrebbero dunque manifestarsi un forte senso di inadeguatezza, insicurezza, mancanza di autostima, autosabotaggio, il sentirsi non accettati per quello che si è. E ciò potrebbe farci sentire impotenti, sbagliati.. immobilizzati dalla paura di agire e di essere indipendenti.

Potrebbero riemergere ricordi dolorosi, che ci faranno ancora una volta sprofondare nel dolore di questa ferita ancestrale, che avvertiamo riaprirsi già ai primi accenni. La (ri)conosciamo così bene.. sono troppe le volte che abbiamo tentato di ignorarla.. ma più la ignoriamo, e più essa griderà più forte!

Il viaggio di guarigione di Chirone attraverso l’ariete, riguarda molto l'accettazione di chi siamo per come siamo! Anche se i tempi sono molto difficili, la pressione subita in questo periodo ci aiuta a definire ciò che vogliamo essere, e rafforzerà il nostro senso di autostima. Osserviamo la sincronicità, ci aiuterà… e affidiamoci alla vita con fiducia.



Guarda con il cuore, e pratica la gentilezza. Fai sentire gli altri speciali.. partendo dal far sentire speciale te stesso. Questa potrebbe essere la chiave per guarire le tue ferite e rivelare la luce della tua anima. Amare se stessi è un grande atto di umiltà, di conciliazione con i propri limiti, con le proprie paure, le proprie imperfezioni e le proprie carenze. Solo così sarà possibile aiutare gli altri nel loro percorso di guarigione, per chi ne senta la vocazione. D’altronde Chirone, nel mito, ha usato le sue ferite per creare saggezza al servizio degli altri.


Quindi diventiamo padroni delle nostre ferite, accettiamole, onoriamole. Lasciamo andare il veleno di cui sono portatrici, è tempo di guarire. Solo cosi potremo trasformare il dolore in saggezza, il trauma in guarigione, e la rabbia in pace interiore.

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